Vedendo le carte mi sembra davvero il caso di aprire una discussione. Infatti mentre si allontana l'intensa perturbazione che ha interessato il Centro Nord a partire dalla serata di ieri, si prepara l'ennesimo peggioramento di questa pazza estate 2014.
La giornata di domani in Italia sarà caratterizzata da schiarite a parte qualche temporale sul Nord Est e settori adriatici. Nel mentre una saccatura scenderà da nord ovest in direzione della Francia meridionale, ove tenderà ad evolvere in una struttura chiusa ovvero ad andare in cut off nella seconda metà della giornata di Lunedì 28. Vista la posizione che assumerà , piuttosto vicina all'Italia e con asse di saccatura parallelo al Nord Italia, potrebbe determinare fenomeni precipitativi localmente abbastanza intensi. Da notare, inoltre, la divergenza del flusso in medio-alta troposfera che agevolerà la formazione delle convergenze e darà man forte allo sviluppo della fenomenologia temporalesca e le correnti in quota da S-SW, le migliori per l'area tra Piemonte e Lombardia per avere lo sviluppo di intense celle temporalesche.
Tuttavia la caratteristica principale dei rovesci e temporali di questa perturbazione potrebbe essere la persistenza, come vedono ad esempio le ETA. Per quanto riguarda invece le zone probabilmente più interessate, vanno senz'altro nominate le province di Verbania, Varese, Como, Milano, Monza e Brianza con fenomeni forti non esclusi anche su novarese e pavese.
I temporali potranno rivelarsi localmente intensi sostanzialmente per i seguenti motivi:
• alla quota di riferimento di 500 hPa si avrà un calo di oltre 5°C: si passerà da una -10°C a una -16/-17°C con conseguenti contrasti termo-igrometrici. Questi ultimi si avranno anche al livello del suolo con perdita di quasi 10°C a 850 hPa;
• dalle Alpi traboccherà aria fredda e secca (foehn) che andrà a scontrarsi, con conseguente formazione di linee di convergenza al suolo, con l'aria più calda e umida preesistente;
• la colonna d'aria sovrastante l'area precedentemente citate sarà particolarmente favorevole ad ospitare moti ascensionali di una certa importanza, come dimostrato dai principali indici d'instabilità che qui sono previsti essere tutti mediamente elevati. Ad esempio: TT a 54/58, KI tra 35 e 40 con punte oltre i 40 sul Piemonte centro-orientale, LI fino a -6/-8°C (ciò suggerisce moti verticali molto intensi con possibilità di overshooting top e locali grandinate), CAPE fin oltre i 1200-1400 J/kg in pianura dove le celle temporalesche si riforniranno di energia.
Ecco, infine, le precipitazioni previste ogni 6 ore dal modello ETA con valori prossimi al fondoscala da ormai più aggiornamenti:
[MENTION=128]Nevoso[/MENTION] [MENTION=208]Luca02[/MENTION] [MENTION=5]DanieleChierico[/MENTION] [MENTION=112]Bari87[/MENTION] [MENTION=117]gabriele[/MENTION]
La giornata di domani in Italia sarà caratterizzata da schiarite a parte qualche temporale sul Nord Est e settori adriatici. Nel mentre una saccatura scenderà da nord ovest in direzione della Francia meridionale, ove tenderà ad evolvere in una struttura chiusa ovvero ad andare in cut off nella seconda metà della giornata di Lunedì 28. Vista la posizione che assumerà , piuttosto vicina all'Italia e con asse di saccatura parallelo al Nord Italia, potrebbe determinare fenomeni precipitativi localmente abbastanza intensi. Da notare, inoltre, la divergenza del flusso in medio-alta troposfera che agevolerà la formazione delle convergenze e darà man forte allo sviluppo della fenomenologia temporalesca e le correnti in quota da S-SW, le migliori per l'area tra Piemonte e Lombardia per avere lo sviluppo di intense celle temporalesche.
Tuttavia la caratteristica principale dei rovesci e temporali di questa perturbazione potrebbe essere la persistenza, come vedono ad esempio le ETA. Per quanto riguarda invece le zone probabilmente più interessate, vanno senz'altro nominate le province di Verbania, Varese, Como, Milano, Monza e Brianza con fenomeni forti non esclusi anche su novarese e pavese.
I temporali potranno rivelarsi localmente intensi sostanzialmente per i seguenti motivi:
• alla quota di riferimento di 500 hPa si avrà un calo di oltre 5°C: si passerà da una -10°C a una -16/-17°C con conseguenti contrasti termo-igrometrici. Questi ultimi si avranno anche al livello del suolo con perdita di quasi 10°C a 850 hPa;
• dalle Alpi traboccherà aria fredda e secca (foehn) che andrà a scontrarsi, con conseguente formazione di linee di convergenza al suolo, con l'aria più calda e umida preesistente;
• la colonna d'aria sovrastante l'area precedentemente citate sarà particolarmente favorevole ad ospitare moti ascensionali di una certa importanza, come dimostrato dai principali indici d'instabilità che qui sono previsti essere tutti mediamente elevati. Ad esempio: TT a 54/58, KI tra 35 e 40 con punte oltre i 40 sul Piemonte centro-orientale, LI fino a -6/-8°C (ciò suggerisce moti verticali molto intensi con possibilità di overshooting top e locali grandinate), CAPE fin oltre i 1200-1400 J/kg in pianura dove le celle temporalesche si riforniranno di energia.
Ecco, infine, le precipitazioni previste ogni 6 ore dal modello ETA con valori prossimi al fondoscala da ormai più aggiornamenti:
[MENTION=128]Nevoso[/MENTION] [MENTION=208]Luca02[/MENTION] [MENTION=5]DanieleChierico[/MENTION] [MENTION=112]Bari87[/MENTION] [MENTION=117]gabriele[/MENTION]
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