E' definita la più grande missione spaziale della storia dell'uomo, alla stregua (se non superiore) allo sbarco sulla Luna. Quando ci fu lo sbarco sulla Luna tutte le televisioni del mondo trasmisero la notizia in diretta, questa volta invece tutte le televisioni del mondo l'hanno fatto, tranne quelle Italiane. Ancora una volta i giornalisti e le tv italiane si sono dimostrati per quello che sono: CAPRE!
Ecco la cometa in tutta la sua bellezza
Qui Potete vedere il video dell'atterraggio
http://rosetta.jpl.nasa.gov/news/tou...be-lands-comet
Questo il Canale Live Stream dell'Agenzia spaziale ESA
http://new.livestream.com/ESA/cometlanding
UN SUCCESSO ANCHE ITALIANO
Si festeggia e si battono le mani anche in Italia per la missione spaziale più importante di sempre. Infatti alcuni componenti essenziali del lander e della sonda sono stati progettati all' Osservatorio di astrofisica alla Specola, a Padova. Dalle prime immagini la cometa di Rosetta sembra più antica del previsto, più polverosa di quanto immaginato e potrebbe essersi formata nella stessa regione dei pianeti rocciosi come la Terra: sono le prime conclusioni che arrivano dall'analisi dei suoi grani raccolti dallo strumento italiano Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator). Ne ha parlato con l'Ansa una delle ricercatrici del gruppo che ha progettato e sviluppato lo strumento, l'astronoma Elena Mazzotta Epifani, dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte (Oac), dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Ecco la cometa in tutta la sua bellezza
Qui Potete vedere il video dell'atterraggio
http://rosetta.jpl.nasa.gov/news/tou...be-lands-comet
Questo il Canale Live Stream dell'Agenzia spaziale ESA
http://new.livestream.com/ESA/cometlanding
UN SUCCESSO ANCHE ITALIANO
Si festeggia e si battono le mani anche in Italia per la missione spaziale più importante di sempre. Infatti alcuni componenti essenziali del lander e della sonda sono stati progettati all' Osservatorio di astrofisica alla Specola, a Padova. Dalle prime immagini la cometa di Rosetta sembra più antica del previsto, più polverosa di quanto immaginato e potrebbe essersi formata nella stessa regione dei pianeti rocciosi come la Terra: sono le prime conclusioni che arrivano dall'analisi dei suoi grani raccolti dallo strumento italiano Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator). Ne ha parlato con l'Ansa una delle ricercatrici del gruppo che ha progettato e sviluppato lo strumento, l'astronoma Elena Mazzotta Epifani, dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte (Oac), dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
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