MCC: Mesoscale Convective Complex
Riporto la spiegazione di Gobbi Alberto
Gobbi nella sua spiegazione riporta l'evento del 18 Luglio 2002 ed ne ha ben ragione. In quei giorni ci fu una situazione simile con saccature nord/atlantiche che andarono a interessare l'italia, il passaggio del minimo termico potrebbe portare proprio alla formazione di questi mostruosi sistemi temporaleschi.
La sede del MCC ovviamente questa volta sarebbe il centro-sud Italia e potrebbe interessare largamente più regioni...con l'uscita dei Wrf saprò dirvi di più.
MONITORIAMO
Ecco le carte del 17-18 Luglio 2002
Riporto la spiegazione di Gobbi Alberto
Può essere definito come un sistema di diversi MCS ravvicinati tra loro ed alquanto vigorosi oppure un grande MCS; gli MCC al satellite appaiono di forma tondeggiante od ovale e ricoprono aree geografiche piuttosto vaste (indicativamente da 50 km fino ad alcune centinaia di km).
La loro genesi risulta in genere attribuibile ad intensi cut-off in quota con rapido raffreddamento alle quote superiori; oppure li possiamo anche trovare nel settore caldo di una ben definita depressione (grossi cluster prefrontali) allorquando l'avvezione fredda in quota giunga molto davanti all'ingresso frontale nei bassi strati. Possono essere stimolati anche dalla presenza di una catena montuosa nella parte sopravvento rispetto alla direzione del flusso in quota: caso tipico in Liguria quando il flusso alle quote medio-alte è meridionale.
Gli MCC si riconoscono spesso al satellite anche per la loro eccentricità, ovvero la loro forma il più delle volte è ellittica con rapporto asse minore/asse maggiore intorno a 0,6-0,8; la maggiore o minore eccentricità del MCC dipende da quanto maggiore o minore è il gradiente verticale di flusso: è un pò il discorso delle celle temporalesche ad asse obliquo. Possono durare per molte ore e scaricare enormi quantità di pioggia con rischio di eventi alluvionali, essendo sistemi ad elevato potenziale, comunque più frequenti negli States. Volendo semplificare si pongono a metà strada tra gli MCS e le supercelle, ma come potenziale sono molto più vicini alle seconde che non ai primi. Il transito temporalesco nella sera del 18 luglio 2002, determinato da un veloce minimo termico prima e poi anche dinamico, può aver determinato un MCC, visti i fenomeni: lo stesso dicasi per alcune tempeste di inizio agosto su Lombardia e Veneto.
Gli MCC si riconoscono spesso al satellite anche per la loro eccentricità, ovvero la loro forma il più delle volte è ellittica con rapporto asse minore/asse maggiore intorno a 0,6-0,8; la maggiore o minore eccentricità del MCC dipende da quanto maggiore o minore è il gradiente verticale di flusso: è un pò il discorso delle celle temporalesche ad asse obliquo. Possono durare per molte ore e scaricare enormi quantità di pioggia con rischio di eventi alluvionali, essendo sistemi ad elevato potenziale, comunque più frequenti negli States. Volendo semplificare si pongono a metà strada tra gli MCS e le supercelle, ma come potenziale sono molto più vicini alle seconde che non ai primi. Il transito temporalesco nella sera del 18 luglio 2002, determinato da un veloce minimo termico prima e poi anche dinamico, può aver determinato un MCC, visti i fenomeni: lo stesso dicasi per alcune tempeste di inizio agosto su Lombardia e Veneto.
La sede del MCC ovviamente questa volta sarebbe il centro-sud Italia e potrebbe interessare largamente più regioni...con l'uscita dei Wrf saprò dirvi di più.
MONITORIAMO
Ecco le carte del 17-18 Luglio 2002
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