Qualche giorno fa ho appunto fatto un analisi con il materiale che mi è pervenuto ... l'ho riportato su Faceweather ... in segno di amicizia e soprattutto per il ruolo che ho in questo forum mi pareva il minimo postarlo!
[Fenomeni violenti] - Analisi Tecnica del fenomeno vorticoso avvenuto a Venezia il 12 Giugno 2012
Come annunciato le nostre regioni centro settentrionali sono state interessate da condizioni di instabilità particolarmente dinamica causata dall'aria fresca proveniente da una depressione situata tra Francia e Golfo di Biscaglia, quest'aria in contrasto con quella calda presente al centro sud ha generato sistemi convettivi particolarmente dinamici da creare temporali anche grandigeni in particolare tra Toscana, Umbria, Emilia Romagna e settori di nord/est.
GFS - WETTERZENTRALE carta meteo prevista tra le 00 e le 06. Uno schema che rappresenta la situazione in atto gia dalle prime ore del mattino del 12 Giugno.
Nuvolosità diffusa a carattere cumuliforme era gia presente nelle prime ore del mattino su Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria con temporali grandigeni sparsi in rapido movimento verso est nord/est.
Gli indici termodinamici erano gia favorevoli alle prime ore del mattino gia allo sviluppo di supercelle in particolare su Lombardia e Friuli.
Unico radiosondaggio disponibile è quello di Udine che mostra gia nel tardo pomeriggio la presenza di un indice CAPE elevato fino a 7000mt di quota ideale per la formazione di celle temporalesche di media scala quindi questo fa pensare a una dinamicità termoconvettiva notevole su gran parte del nord/est italiano.
RADIOSONDAGGIO UDINE ore 18 del 12.06.2012
Con il passare delle ore questa nuvolosità si è intensificata anche grazie al richiamo meridionale di aria più calda e umida che ha rinvigorito ulteriormente le celle temporalesche in particolare tra le 8 e le 10 grazie anche al primo soleggiamento, ecco infatti l'immagine radar delle ore 10 mostra chiaramente la formazione di supercelle tra le provincie di Padova, Treviso e Venezia.
Immagine RADAR delle ore 11 sul NORD EST... evidente la formazione di nubi temporalesche. La supercella che ha interessato il Veneziano è quella cerchiata.
Un frame del satellite MSG2 delle ore 11 del 12 Giungo (Foto concessa grazie a Ubaldo Simonetti)
Successivamente la presenza di un campo di bassa pressione al suolo tra bassa Emilia e Veneto ha contribuito alla miscelatura tra l'aria fredda in quota e quella calda proveniente dal meridione e convoglia, con direttrice del vento S/W N/E, aria più calda proveniente appunto dal Mediterraneo, va sottolineato inoltre la presenza della stessa direttrice fin quasi a 11.000mt di quota (evidente sul RS di Udine) segno evidente di una forte aspirazione dal quadrante meridionale a quote basse, medie e alte.
Purtroppo non si ha un radiosondaggio evidente della zona Veneziana (in questo caso il più vicino era quello di Aviano) ma si può dire che dagli indici termodinamici letti in alcune carte previsionali tra le 10 e le 13 era evidente il passaggio di aria molto fredda in quota questo anche grazie alle testimonianze delle diverse grandinate avute in zona in particolare tra Treviso e Vicenza, questo appunto per via del raffreddamento evaporativo delle stesse precipitazioni. Inoltre, stando al Radiosondaggio di Udine si percepisce un probabile e elevato "wind shear" che ha generato l'innesco di formazioni temporalesche a carattere mesociclonico, generalmente questi sistemi convettivi non sono molto frequenti e quando si verificano determinano la formazione di fenomeni vorticosi piuttosto notevoli.
Dalla scansione del radar mostrata precedentemente si nota chiaramente la formazione "V-noct" poco ad est della laguna veneta, il momento del "Tuch-down" evidente dalle molteplici foto pervenute sulla rete ha messo in evidenza la particolarità di questo tornado che in base ai danni che ha generato è paragonabile a un F2.
Tuttavia alcune stazioni di rilevazione dislocate in loco da meteoappassionati hanno rilevato una raffica massima di 142km/h, intensità quindi pari a un F1.
Una parte del percorso indicata da un meteoappassionato tra Eraclea - Torre di Fine e Duna verde.
I danni si sono limitati alla sola zona est del capoluogo veneto in particolare tra l'isola di Sant'Elena e successivamente verso Cavallino, Eraclea e Carole con tetti divelti, cartelloni e alberi sdradicati, dopo di che ha perso forza ridimensionandosi.
12.06.2012 - Danni del tornado di Sant'Elena (Ve)
12.06.2012 - Tornado visto dalla zona di Alberoni
12.06.2012 - evidente il passaggio del tornado sui campi nei pressi di Jesolo.
Uno dei tanti video dove si nota chiaramente il primo TUCH-DOWN del cono
[Fenomeni violenti] - Analisi Tecnica del fenomeno vorticoso avvenuto a Venezia il 12 Giugno 2012
Come annunciato le nostre regioni centro settentrionali sono state interessate da condizioni di instabilità particolarmente dinamica causata dall'aria fresca proveniente da una depressione situata tra Francia e Golfo di Biscaglia, quest'aria in contrasto con quella calda presente al centro sud ha generato sistemi convettivi particolarmente dinamici da creare temporali anche grandigeni in particolare tra Toscana, Umbria, Emilia Romagna e settori di nord/est.
GFS - WETTERZENTRALE carta meteo prevista tra le 00 e le 06. Uno schema che rappresenta la situazione in atto gia dalle prime ore del mattino del 12 Giugno.
Nuvolosità diffusa a carattere cumuliforme era gia presente nelle prime ore del mattino su Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria con temporali grandigeni sparsi in rapido movimento verso est nord/est.
Gli indici termodinamici erano gia favorevoli alle prime ore del mattino gia allo sviluppo di supercelle in particolare su Lombardia e Friuli.
Unico radiosondaggio disponibile è quello di Udine che mostra gia nel tardo pomeriggio la presenza di un indice CAPE elevato fino a 7000mt di quota ideale per la formazione di celle temporalesche di media scala quindi questo fa pensare a una dinamicità termoconvettiva notevole su gran parte del nord/est italiano.
RADIOSONDAGGIO UDINE ore 18 del 12.06.2012
Con il passare delle ore questa nuvolosità si è intensificata anche grazie al richiamo meridionale di aria più calda e umida che ha rinvigorito ulteriormente le celle temporalesche in particolare tra le 8 e le 10 grazie anche al primo soleggiamento, ecco infatti l'immagine radar delle ore 10 mostra chiaramente la formazione di supercelle tra le provincie di Padova, Treviso e Venezia.
Immagine RADAR delle ore 11 sul NORD EST... evidente la formazione di nubi temporalesche. La supercella che ha interessato il Veneziano è quella cerchiata.
Un frame del satellite MSG2 delle ore 11 del 12 Giungo (Foto concessa grazie a Ubaldo Simonetti)
Successivamente la presenza di un campo di bassa pressione al suolo tra bassa Emilia e Veneto ha contribuito alla miscelatura tra l'aria fredda in quota e quella calda proveniente dal meridione e convoglia, con direttrice del vento S/W N/E, aria più calda proveniente appunto dal Mediterraneo, va sottolineato inoltre la presenza della stessa direttrice fin quasi a 11.000mt di quota (evidente sul RS di Udine) segno evidente di una forte aspirazione dal quadrante meridionale a quote basse, medie e alte.
Purtroppo non si ha un radiosondaggio evidente della zona Veneziana (in questo caso il più vicino era quello di Aviano) ma si può dire che dagli indici termodinamici letti in alcune carte previsionali tra le 10 e le 13 era evidente il passaggio di aria molto fredda in quota questo anche grazie alle testimonianze delle diverse grandinate avute in zona in particolare tra Treviso e Vicenza, questo appunto per via del raffreddamento evaporativo delle stesse precipitazioni. Inoltre, stando al Radiosondaggio di Udine si percepisce un probabile e elevato "wind shear" che ha generato l'innesco di formazioni temporalesche a carattere mesociclonico, generalmente questi sistemi convettivi non sono molto frequenti e quando si verificano determinano la formazione di fenomeni vorticosi piuttosto notevoli.
Dalla scansione del radar mostrata precedentemente si nota chiaramente la formazione "V-noct" poco ad est della laguna veneta, il momento del "Tuch-down" evidente dalle molteplici foto pervenute sulla rete ha messo in evidenza la particolarità di questo tornado che in base ai danni che ha generato è paragonabile a un F2.
Tuttavia alcune stazioni di rilevazione dislocate in loco da meteoappassionati hanno rilevato una raffica massima di 142km/h, intensità quindi pari a un F1.
Una parte del percorso indicata da un meteoappassionato tra Eraclea - Torre di Fine e Duna verde.
I danni si sono limitati alla sola zona est del capoluogo veneto in particolare tra l'isola di Sant'Elena e successivamente verso Cavallino, Eraclea e Carole con tetti divelti, cartelloni e alberi sdradicati, dopo di che ha perso forza ridimensionandosi.
12.06.2012 - Danni del tornado di Sant'Elena (Ve)
12.06.2012 - Tornado visto dalla zona di Alberoni
12.06.2012 - evidente il passaggio del tornado sui campi nei pressi di Jesolo.
Uno dei tanti video dove si nota chiaramente il primo TUCH-DOWN del cono
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