Leggete e fatevi quattro risate
Scoperta nuova patologia cronica: la hiemite!
Un team di scienziati neozelandesi ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Science uno studio che evidenzia l'esistenza di una nuova patologia psico-somatica, generalmente cronicizzante, che negli ultimi anni sta sempre più diffondendosi nei paesi occidentali, ricchi e viziati, ma in particolar modo in Italia. I risultati di questo studio sono il frutto di molti anni di ricerca e di osservazione. Alla fine il coordinatore del gruppo di ricerca, Adam Snowfall, ritiene di poter con tutta sicurezza affermare che "siamo di fronte ad una scoperta sensazionale, che rivelerà al mondo l'esistenza di una patologia sino ad ieri banalizzata e spesso svalutata al rango di vizio opulente".
Vi sentite sempre delusi dall'inverno, pur abitando in una paese mediterraneo come l'Italia?
Vorreste che il vostro piccolo paesino sdraiato sulla costa tirrenica o ionica venisse sommerso da un metro di neve ogni due settimane?
Vi svegliate prima di tutti per poter correre davanti al monitor del PC e osservare con trepidazione le emissioni modellistiche alla ricerca spasmodica di qualche irruzione gelida?
Vi sentite depressi e di malumore per tutta la giornata se le splendide carte meteo del giorno precedente, che promettevano un nuovo 1956, vengono smentite clamorosamente il giorno successivo?
Diventate irritabili e aggressivi se il giorno previsto come nevoso si manifesta invece come piovoso?
Ebbene, ora non dovete più sentirvi strani, abbandonati e soprattutto isolati!
La vostra è una vera e propria patologia, che prende il nome scientifico di hiemite , dal latino hiems, cioè inverno. Si tratta di un disturbo compulsivo, purtroppo facilmente cronicizzabile, che colpisce un numero davvero insospettabile di cittadini italiani. È una malattia stagionale, che tende a presentarsi ai primi freddi autunnali per poi acutizzarsi nei mesi invernali, con frequenti ricadute durante la primavera. Nei casi più gravi sono state osservate manifestazioni del disturbo anche in piena estate!
Esiste la possibilità di una cura, che non sia solo palliativa o sintomatica?
Riguardo a ciò il prof Snowfall è categorico: "Non esistono per ora cure definitive della hiemite! Una soluzione temporanea è quella di un viaggio di almeno una settimana in alta montagna, o in una paese scandinavo, dove il paziente deve essere esposto varie ore al giorno a temperature abbondantemente sotto lo zero e a paesaggi innevati. I benefici sono immediati e tal volta davvero incredibili. Il paziente perde la sua ansia cronica da frustrazione nevosa e subisce una vera e propria metamorfosi, sia fisica che psichica. Il suo volto si ammorbidisce, un sorriso quasi ebete gli si stampa in faccia, ritorna l'appetito sia sessuale che alimentare. Purtroppo al ritorno a casa, dopo la cura, la recidiva tende ad essere quasi certa!"
Quindi nessuna speranza per i malati di hiemite?
Non proprio. Il prof Snowfall ricorda che in letteratura sono riportati almeno un paio di casi di completa guarigione. Si trattava tra l'altro di due pazienti molto gravi. Ebbene, la soluzione definitiva al proprio problema è giunta quasi sempre da una scelta estrema: l'emigrazione. Entrambi, ormai allo stremo delle forze, hanno deciso di lasciare tutto e di tentare la fortuna all'estero. Uno (Pasquale Molisano) si è trasferito nello Yukon (Canada settentrionale), l'altro (Tonin del Brenta) nella Jakuzia (Siberia settentrionale). "Stiamo ancora studiando questi due casi, perché forse dalla loro completa e miracolosa guarigione potrà arrivare la speranza per gli altri malati di hiemite!"
NOTA IMPORTANTE: i fatti riportati in questo articolo sono inventati!
Aldo Meschiari
Scoperta nuova patologia cronica: la hiemite!
Un team di scienziati neozelandesi ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Science uno studio che evidenzia l'esistenza di una nuova patologia psico-somatica, generalmente cronicizzante, che negli ultimi anni sta sempre più diffondendosi nei paesi occidentali, ricchi e viziati, ma in particolar modo in Italia. I risultati di questo studio sono il frutto di molti anni di ricerca e di osservazione. Alla fine il coordinatore del gruppo di ricerca, Adam Snowfall, ritiene di poter con tutta sicurezza affermare che "siamo di fronte ad una scoperta sensazionale, che rivelerà al mondo l'esistenza di una patologia sino ad ieri banalizzata e spesso svalutata al rango di vizio opulente".
Vi sentite sempre delusi dall'inverno, pur abitando in una paese mediterraneo come l'Italia?
Vorreste che il vostro piccolo paesino sdraiato sulla costa tirrenica o ionica venisse sommerso da un metro di neve ogni due settimane?
Vi svegliate prima di tutti per poter correre davanti al monitor del PC e osservare con trepidazione le emissioni modellistiche alla ricerca spasmodica di qualche irruzione gelida?
Vi sentite depressi e di malumore per tutta la giornata se le splendide carte meteo del giorno precedente, che promettevano un nuovo 1956, vengono smentite clamorosamente il giorno successivo?
Diventate irritabili e aggressivi se il giorno previsto come nevoso si manifesta invece come piovoso?
Ebbene, ora non dovete più sentirvi strani, abbandonati e soprattutto isolati!
La vostra è una vera e propria patologia, che prende il nome scientifico di hiemite , dal latino hiems, cioè inverno. Si tratta di un disturbo compulsivo, purtroppo facilmente cronicizzabile, che colpisce un numero davvero insospettabile di cittadini italiani. È una malattia stagionale, che tende a presentarsi ai primi freddi autunnali per poi acutizzarsi nei mesi invernali, con frequenti ricadute durante la primavera. Nei casi più gravi sono state osservate manifestazioni del disturbo anche in piena estate!
Esiste la possibilità di una cura, che non sia solo palliativa o sintomatica?
Riguardo a ciò il prof Snowfall è categorico: "Non esistono per ora cure definitive della hiemite! Una soluzione temporanea è quella di un viaggio di almeno una settimana in alta montagna, o in una paese scandinavo, dove il paziente deve essere esposto varie ore al giorno a temperature abbondantemente sotto lo zero e a paesaggi innevati. I benefici sono immediati e tal volta davvero incredibili. Il paziente perde la sua ansia cronica da frustrazione nevosa e subisce una vera e propria metamorfosi, sia fisica che psichica. Il suo volto si ammorbidisce, un sorriso quasi ebete gli si stampa in faccia, ritorna l'appetito sia sessuale che alimentare. Purtroppo al ritorno a casa, dopo la cura, la recidiva tende ad essere quasi certa!"
Quindi nessuna speranza per i malati di hiemite?
Non proprio. Il prof Snowfall ricorda che in letteratura sono riportati almeno un paio di casi di completa guarigione. Si trattava tra l'altro di due pazienti molto gravi. Ebbene, la soluzione definitiva al proprio problema è giunta quasi sempre da una scelta estrema: l'emigrazione. Entrambi, ormai allo stremo delle forze, hanno deciso di lasciare tutto e di tentare la fortuna all'estero. Uno (Pasquale Molisano) si è trasferito nello Yukon (Canada settentrionale), l'altro (Tonin del Brenta) nella Jakuzia (Siberia settentrionale). "Stiamo ancora studiando questi due casi, perché forse dalla loro completa e miracolosa guarigione potrà arrivare la speranza per gli altri malati di hiemite!"
NOTA IMPORTANTE: i fatti riportati in questo articolo sono inventati!
Aldo Meschiari
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